ALESSIO FERRAZZA
Centrocampista
Nato a Roma il 26 gennaio 1986
Esordio in A: -
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1999-00 |
LODIGIANI |
C1 |
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0 |
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2000-01 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
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2001-02 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
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2002-03 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2003-04 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
36 |
2004-05 |
LAZIO |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
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2005-06 |
VERONA |
B |
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(legenda)
Il suo biglietto da visita non ha bisogno di presentazioni. Alessio Ferrazza, classe 1986, proviene dalla scuola Lodigiani come Ippoliti, De Angelis e Formichetti. La scuola calcio biancorossa forma il ragazzo sin da piccolo, fin quando, nel 2000, Vatta definisce il passaggio alla Lazio. Anno fortunato, quello dei giovanissimi nazionali. Sotto la guida di mister Fabro, infatti, gli aquilotti conquistano quello che sarebbe stato l’ultimo scudetto del settore giovanile biancoceleste. Per lui è l’inizio di un ciclo. Alessio è il classico centrocampista centrale con la capacità innata di rompere il gioco avversario e far ripartire la sua squadra. Va meglio in interdizione che nel rilancio, però possiede il dono del lancio lungo. E’ capace di servire il proprio compagno anche a 50 metri di distanza. Usa indifferentemente entrambi i piedi ed è il classico mediano che corre molto. Ma, attenzione, perché Ferrazza è un diesel. Carbura con il passare del tempo offrendo al centrocampo un contributo sempre positivo. Quasi mai, fin quando ha giocato, il suo rendimento è sceso sotto la sufficienza.
Partito per il ritiro di Norcia con molte speranze, Alessio è stato provato anche come centrale difensivo prima di definire la sua collocazione in mezzo al campo. La grandissima capacità d’interdizione si intreccia con la personalità, davvero spiccata. Nel momento in cui stava per effettuare il grande salto, a dicembre, arriva una mazzata non certo da poco. In un mercoledì come tanti il suo allenamento finisce prima. Il verdetto è chiaro: crociato. Così comincia il calvario fatto di operazione, rieducazione e lavoro differenziato. Fino a quando, è storia recente, è rientrato al Torneo di Ostuni.
Alessio ha un padre, Stefano, tifosissimo del figlio che segue ovunque e lo scarrozza fin da piccolo. I sacrifici fatti per il calcio si compensano con quelli scolastici. Pur essendo un anno avanti, Ferrazza sta per diplomarsi nelle scuole superiori ed ha avuto, finora, un curriculum di tutto rispetto. Elegante nell’eloquenza, è un punto di riferimeno sicuro nella squadra e nello spogliatoio. Il futuro gli potrà regalare le opportune soddisfazioni perché ha tutte le carte in regola per sfondare nel calcio che conta. Nonostante l’infortunio lo abbia tenuto a riposo per metà stagione, infatti, è stato già confermato da Caso per il prossimo anno. Attestazione di stima non da poco.
(Mario Gaetano | Il Corriere dello Sport-Stadio | giugno 2004)
La carriera in nazionale (figc.it)